sabato 1 luglio 2017

La stampante e l'Asìa








A casa, s’è rotta una stampante A3.

Mio marito ha dovuto fare un bel po’ di telefonate per ottenere l’appuntamento con l’Asìa per il prelievo dell’oggetto in questione. 

Alla fine, venerdì 16 giugno, di sera, come da accordi, l’abbiamo portata in strada, nel suo scatolo, con attaccati due bei foglioni indicanti il numero fornitoci dalla stessa Asìa.

Sabato 17, la stampante stava ancora lì e così domenica 18, lunedì 19 e così via. 

Mio marito ha richiamato l’Asìa, evidenziato il problema, scritto due reclami. 

Abbiamo riscritto e riattaccato un foglione col numero, poiché, nel frattempo, i precedenti erano scomparsi.

Dopo che anche il terzo s’è volatilizzato, abbiamo scritto il numero direttamente sulla scatola con un pennarello.

La stampante, magari spostata, chissà da chi, ora un po’ più a destra ora un po’ a sinistra, ha continuato a rimanere per strada.

E lì si trova ancora, oggi, sabato 1 luglio.

Alcuni l’hanno adottata come nuovo spazio su cui deporre spazzatura d’ogni tipo.

I più, ormai, non se ne accorgono nemmeno.

Come se, in fondo, facesse parte dell’arredo urbano.

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