Dei
film candidati all’Oscar 2017, Il diritto
di contare di Theodore Melfi va sicuramente visto (sarà nelle sale italiane dall'8 marzo). Magari non per le
qualità della regia o della sceneggiatura o di altri aspetti squisitamente
cinematografici, ma certamente per la storia che racconta.
Quella
di Katherine
Johnson (Taraji P. Henson), Dorothy Vaughn (Octavia Spencer) e Mary Jackson
(Janelle Monae), tre brillanti donne afroamericane che, in un’epoca di
segregazionismo (quando dalle università ai bagni vigeva ancora in molti stati
americani la separazione tra bianchi e neri, con questi ultimi considerati come
inferiori), lavorarono alla Nasa, avendo un ruolo importante nella spedizione
in orbita di John Glenn e in quelle successive.
Tre donne normali (mogli; madri; partecipi delle
attività della loro chiesa: cristiana, di non so quale confessione) e, nello
stesso tempo, geniali che hanno
combattuto, con forza, costanza e grazia, contro una tripla discriminazione (come donne,
come nere e come donne con studi e lavori tecnico-scientifici considerati un’esclusiva
maschile): una vicenda che va conosciuta.
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