Ultimi giorni di scuola. Simulazioni di prove d’esame,
scritte e orali.
Un ragazzo mi risponde che un anno dura 320
giorni.
Ha già fatto vari errori, mostrato non poche incertezze,
ma stavolta sembra sicuro di sé.
Gli (ri)spiego che i giorni sono 365 e 6 ore
circa, ma non gli chiedo perché abbia detto proprio 320. Solo dopo, parlando
con un’educatrice, mi sembra di poterne ipotizzare il senso.
Per chi ben si comporta, la nostra legislazione
prevede uno scalamento di pena di 3 mesi ogni anno, 45 giorni a
semestre.
Forse, lui ha perso il possibile scalamento
relativo ad un semestre, ma l’altro, magari, è riuscito a guadagnarselo.
Quindi, l’anno che deve scalare dal conto alla
rovescia verso la libertà dura esattamente 365 meno 45: 320 giorni, appunto.
E la sua risposta mi sembra una sorta di canto libero, una licenza creativa, una riflessione filosofica sul valore relativo del
tempo.
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