L’orrore di Rouen consacra
tra i martiri cristiani padre Jacques, uomo giusto e mite, un vecchio sacerdote che aveva
conservato lo stupore dell’infanzia, la passione della gioventù e la forza
della maturità.
Il suo sangue seminerà di
certo nuova fede nella vecchia, stanca, scristianizzata, Europa.
Fa molto bene la Chiesa
cattolica nel suo complesso, e il papa in primis, a non accettare la logica della guerra di
religione.
Ciò non toglie che sia in
atto una guerra che, per chi la porta avanti, è anche una guerra di religione.
Non se ne uscirà fino a
quando l’Europa non troverà tutti i
modi adeguati ad affrontarla. Che sono culturali, di presa d’atto del
fallimento di certe integrazioni nelle
periferie delle grandi città, ma non solo.
Non se ne uscirà fino a
quando gli islamici, quelli che nulla hanno a che spartire col terrorismo, non
faranno i conti con la modernità (come richiesto dal discorso di Ratisbona, in
seguito al quale Benedetto XVI fu letteralmente crocifisso dai media occidentali).
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