Non più troppo calde, non ancora troppo
fredde – le giornate della seconda metà di settembre, più di quelle
primaverili, sono le più belle dell’anno.
Quando il cielo e il mare sono di un
azzurro così commovente, la luce così morbida, i colori così caldi e miti, l’autunno
ti inoltra nel nuovo anno (per chi, il calendario lo considera non dal 1
gennaio al 31 dicembre, bensì dal 1 settembre al 31 agosto) con la gratitudine
del ri-cominciare.
È l’attesa, la promessa dei nuovi progetti
che iniziano. È come se, insieme all’aria più dolce, si respirasse il senso
profondo dell’esistere: che, oltre la gioia e il dolore, la stanchezza e la
sconfitta, c’è un tempo nuovo per dissodare: ché c’è, ancora, altro grano da
seminare.
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