La
Costituzione è al centro dell’ultimo libro prodotto all’interno del Laboratorio di Scrittura di Nisida.
Mi è,
infatti, sembrato che, in un anno scolastico che si colloca tra quello in cui
abbiamo ricordato il settantesimo anniversario della proclamazione della
Repubblica (2 giugno 46) e quello in cui ricorderemo proprio l’entrata in
vigore della Costituzione (1 gennaio 48), non potevamo che approfondire una
tematica cui, sempre e comunque, dedichiamo una grande attenzione.
Non solo
perché il carcere, insieme alla scuola e all’ospedale, è uno dei luoghi più
sensibili all’applicazione e al rispetto della Carta, ma anche perché, tra i
tanti che hanno percorso Nisida, ci sono persone che hanno dato prova di cosa
vuol dire essere cittadini che vivono all’altezza del sogno di libertà,
giustizia, uguaglianza. Lo si vede bene nelle storie di Poerio, Bellomo e
Dinacci narrate nel racconto di Ricccardo Brun che fa da cornice a tutti gli
altri.
Della
Costituzione, ci siamo occupati, come ho scritto nella postfazione al libro, «legando il nostro Laboratorio di politica – grazie al
quale i nostri giovani possono confrontarsi con ospiti autorevoli sui temi
della cittadinanza e della legalità – al Laboratorio
di scrittura. E, quindi, provando a raccontarla attraverso l’invenzione di
storie legate alle loro esperienze. Un approccio oggettivo e, insieme, personale,
che consentisse alle ragazze e ai ragazzi un viaggio all’interno della
Legge fondamentale come scoperta del senso e del valore di regole condivise che
permettano a tutti di vivere con più serenità e maggiori opportunità.»
Viola
Ardone, Riccardo Brun, Daniela de Crescenzo, Maurizio de Giovanni, Antonio
Menna, Valeria Parrella, Carmen Pellegrino, Patrizia Rinaldi, Gianni Solla,
Massimiliano Virgilio, come sempre det tutto gratuitamente, hanno accettato la
sfida di interagire, con un gruppo di una ventina tra ragazze e ragazze, ciascuno
su un articolo della nostra Costituzione.
Ne sono
derivati racconti tutt’altro che formali e
consolatori, anzi aspri e spigolosi che pongono domande non semplici, eppure socialmente
ineludibili, ai lettori attenti.
La Carta e la vita
– Le ragazze ei ragazzi di Nisida raccontano la Costituzione (Guida editore)
sarà presentato al Centro Europeo di Studi di Nisida lunedì 20 marzo alle
17.00.
Presenti gli autori e la prefatrice, ne
parleranno Conchita Sannino ed Isaia Sales.
Reading dei ragazzi, a cura della coordinatrice
del nostro Laboratorio teatrale, Veria Ponticiello, con la partecipazione di
Tina Femiano.
L’ingresso è aperto a tutti gli
interessati.
Sono grata alle centinaia di persone che hanno voluto
felicitarsi con me per il mio inserimento nei dieci migliori professori
italiani tra quelli partecipanti all’Italian Teacher Prize.
E’, in primo luogo, un riconoscimento al lavoro della
scuola in carcere, al tentativo di rieducazione che si compie a Nisida e, soprattutto,
all’attività del Laboratorio di Scrittura.
Attività che, chiaramente, non potrebbe svolgersi se non ci fosse la totale
disponibilità degli operatori e del direttore dell’IPM, Gianluca Guida, della
scuola di cui facciamo parte (ora Cpia Napoli città 1; lo scorso anno Cpia Napoli
città 2 e, prima ancora, l’IC Miraglia-Sogliano) e la partecipazione così
intelligente e sensibile dei tanti autori che, negli anni, hanno preso parte al
progetto.
Grazie per tante manifestazioni di stima e di affetto.
Un grazie particolare al presidente della Regione
Calabria, Nicola Irto, (http://www.zoomsud.it/index.php/in-evidenza/96958-nicola-irto-a-maria-franco-a-nome-della-calabria-grazie-professoressa#.)
che mi ha voluto onorare con parole che mi emozionano perché nisidiana e calabrese sono due aggettivi che mi appartengono e a cui
appartengo.
La gioia più grande me l’ha data un mio ex alunno di
tanti anni fa che mi ha chiamato per raccontarmi quante sono state importanti
per lui le ore che abbiamo passato insieme: che, allora, non gli sembrano così
importanti, anzi, ma che, poi, hanno contribuito a fare di lui un giovane uomo
felice, appagato del suo lavoro e d’essersi costruito una famiglia.
In un
lavoro come il mio in cui le sconfitte sono fardello quotidiano, questo è un
regalo dal valore assoluto.
Nessun commento:
Posta un commento