«Sono certo che l’onestà, l’intelligenza, il gusto del futuro, prevarranno sulla corruzione, la stupidità e gli interessi costituiti. Questa certezza non è sconsiderato ottimismo, ma fiducia negli Italiani, nel mio popolo, nella nostra capacità di lavorare insieme quando l’emergenza ci chiama alla solidarietà, alla responsabilità.»
Ho messo in exergo, nell’ultimo libro che ho curato per Nisida, queste parole pronunciate da Mario Draghi durante la presentazione in Parlamento del PNRR. L’ho fatto per stima, forte, nel Presidente del Consiglio – nella possibilità che egli rappresenta di tirarci fuori dal tunnel che attraversiamo da troppo tempo (ci sono dei tunnel bui sull’autostrada verso Reggio, che sboccano, poi, in visioni, mozzafiato, di cielo e mare: ecco, spero sia così). Ma, soprattutto, per ricordare a tutti, a partire da me stessa, che – nonostante ogni oggettivo dubbio sul fatto che onestà, intelligenza, fiducia nel futuro avranno la prevalenza su corruzione, stupidità e interessi costituiti – bisogna agire con sguardo benevolo, provando a far crescere, nel presente, un futuro migliore.
Ho apprezzato molto che Mario Draghi, rispondendo all’appello del sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, abbia fatto sentire la sua voce a favore della Calabria. Che lo Stato assuma la responsabilità sulla ricostruzione non è solo doveroso nei confronti di una parte del proprio territorio, ma assolutamente necessario considerata la debolezza della Regione (ancora una volta, vista dalla Calabria, la domanda è: quand’è che rivisitiamo l’amministrazione regionale del Paese?)
Non è difficile capire che i roghi che hanno divorato – e parzialmente continuano a divorare – il nostro territorio (come altri mali, come l’inquinamento marino) dipendano esattamente da corruzione, stupidità e interessi costituiti. Ognuno di questi termini contiene in sé persone, atteggiamenti, azioni ed omissioni, ma anche gruppi, enti precisi. Bisogna impedire a stupidi, corrotti e agenti di interessi costituiti di fare ancora male.* Bisogna che intelligenti, onesti, dediti al bene collettivo possano lavorare per la difesa e la valorizzazione del territorio. Con una visione larga del futuro.
Sarebbe auspicabile che, al di là delle frasi di rito, i candidati alle prossime elezioni regionali, si esprimessero seriamente in merito.
*E nessun indennizzo deve andare a chi ha appiccato il fuoco o è colluso con chi l'ha fatto.
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