Ho raccolto e messo a seccare i
fichi.
Ho raccolto qualche mandorla.
Ho fatto la marmellata (si, lo
so, si chiamerebbe confettura, ma a me il nome antico piace di più).
Ho fatto le bottiglie di
pomodoro.
Ho comprato del pane buono.
Ho camminato e camminato sulla
strada che costeggia il mare (sulla spiaggia il cammino è impedito da decenni
da case costruite a pelo d’acqua).
Sono stata in campagna all’alba.
Ho respirato albe e tramonti dell’Etna,
magica signora del nostro orizzonte.
Ho raccolto conchiglie.
L’estate è provare a mantenere
qualcosa del passato, salvare la memoria buona, custodire gli angoli che, in
tanto bruttume, restano e/o diventano belli, essere grati d’incontrare qualche
persona in cui riconoscere un pezzo di sé, trovare l'energia d'ipotizzare qualche nuovo granello di
buono e di bello.
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