«Come sempre a fine luglio torno al paese, per la grande
festa del Carmine, torno a questi spuntoni di roccia che sono sempre uguali,
sempre uguali da quando li ricordo. Quest'anno devo fare i conti con un dolore
inatteso e mi chiedo quanto ne può contenere un cuore solo.
Non è questo il mio paese, non è questo il patto
sottoscritto sulla roccia da cui il mare era lontano: un lumino per ogni morto;
il riparo a ogni ritorno.
Eppure, non mi risolvo. Aspetto.
O case vuote, muri, alberi, siate il sorriso che è negato.
O parole dimenticate, tornate a far rumore, tornate a
sorpresa in una ninna nanna, nel lettone con la coperta all'uncinetto, dove c'è
un filo tirato per fare un dispetto. »
È raro, ma talvolta capita che uno scrittore – in questo
caso, Carmen Pellegrino (il suo Cade la
terra è tra i cinque finalisti del Campiello) – lasci un segno letterario
anche in uno stato fb.
Anch’io torno al paese, più o
meno a metà luglio. Ma il paese non è più uguale, da tempo, ai miei ricordi.
Certo, laggiù, l’Etna, maestosa e quieta, resta l’orizzonte d’ogni mio sguardo,
ma, intorno, dell’antica bellezza, resta sempre meno. Per reggere lo scempio di
questo, come d’altri luoghi calabri, bisogna fare esercizio di selezione visiva – inquadrare gli scorci
belli, lasciare ai margini, le brutture, l’incuria, il raffazzonato – e di selezione olfattiva – gli olezzi di
sporco, di animali morti, di fogna superano di gran lunga le scie di gelsomino
e bergamotto – e soffermarsi solo sui gesti di umana cortesia e di civile
resistenza di tanti (gesti ancora più apprezzabili nella diffusa
desertificazione anche dei sentimenti).
Eppure, questa resta – è – la mia
casa più vera.
Nei commenti alla pubblicazione del rapporto Svimez, si leggono anche spunti molto interessanti, non solo analisi, ma proposte perché il Mezzogiorno esca dal coma e l'Italia, conseguentemente, ricominci a crescere. Le classi dirigenti del paese e quelle meridionali, che hanno le responsabilità maggiori del processo che ha portato la Magna Grecia a stare molto peggio della Grecia, riusciranno a trovare uno sguardo di futuro?
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