Centocinquanta ragazzi delle scuole medie
Errico-Pascoli, Savio, Pascoli 2, Berlinguer, Tito Lucrezio Caro e dell’Ibis
Vittorio Veneto e decine di domande – cui ho provato a rispondere insieme a
Daniela de Crescenzo, una delle autrici che da anni partecipa ai nostri
progetti di scrittura.
La passione di Salvatore Testa,
ideatore del Secondigliano libro festival, il lavoro encomiabile dei docenti in
un quartiere in cui la scuola è, insieme alle parrocchie, un presidio
fondamentale di cittadinanza, la curiosità, gli interrogativi, la voglia di
confronto di tantissimi ragazzi e ragazze – facce tenere e pulite – che
attraversano la delicata fase di passaggio tra la fine dell’infanzia e l’inizio
dell’adolescenza.
Non occorre particolare intuito per
cogliere l’importanza del fatto che al centro del dibattito, intenso, serio,
pacato, sia stato Fuori-Racconti per
ragazzi che escono da Nisida, il volume che abbiamo pubblicato la scorsa
primavera.
Foto tratta da Fb |
Una domanda a margine: È mai
possibile che non ci sia a Secondigliano un luogo dove poter ospitare più di
centocinquanta persone? Al Secondigliano film festival – ospitato dal teatrino
della Parrocchia dei Missionari dei Sacri Cuori – sono stati costretti, per questo motivo, a “tagliare” delle
classi che avrebbero voluto prendere parte al progetto. (Nello specifico: favorire
la lettura non sarebbe uno dei compiti che chiunque abbia responsabilità politico-sociali
dovrebbe porsi?)
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RispondiEliminaMi meraviglia che nessuna delle scuole coinvolte abbia messo a disposizione i propri spazi (la palestra, per esempio).
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