Edito da Amazon, arriva in Italia un libro
straordinario, Elizabeth Streeet – da Scilla a New Yoork di Laurie
Fabiano. È la storia, vera, della bisnonna dell’autrice, Giovanna Costa
Pontillo Siena, una ragazza e poi una donna intelligente e forte che da Scilla
raggiunge l’America – dove il suo primo, adorato marito era morto in un
incidente sul lavoro – e lì, da straniera tra stranieri, mette radici, senza
mai dimenticare le sue origini.
Bellissime e del tutto nuove le pagine che
ricostruiscono la traversata dell’Atlantico vista con occhi di donna (eppure
sono state migliaia e migliaia le donne che, agli inizi del Novecento, quando
inizia la vicenda raccontata nel libro, affrontavano la sole un viaggio al buio
che le avrebbe portate a vivere in luoghi sconosciuti, magari spose a uomini di
cui non conoscevano che una foto).
Bellissime quelle che raccontano il terremoto-maremoto
del 1908: narrato, anche questo, da una prospettiva insolita: quella dei
pescatori (come i parenti di Giovanna, rimasti a Chianalea) che alla prima alba
di quel 28 dicembre, si trovavano in barca, in uno Stretto che ci si augura di
non dover mai più rivedere così furioso e devastante.
Interessantissima la ricostruzione – quasi un diario –
del rapimento della piccola Angelina, la prima figlia di Giovanna e del suo
secondo marito: un atto criminoso a fini estorsivi organizzato da una banda di
delinquenti che si riconoscevano nella Mano nera, una sorta di mafia, contro
cui aveva lottato anche il tenente Petrosino. Uno dei non pochi rapimenti di
bambini che hanno connotato la fase di radicamento della presenza italiana a
New York, con tantissimi onesti taglieggiati da gruppi criminali, modesti nei
numeri, ma resi forti dalla insufficiente capacità/volontà di contrasto da
parte della polizia.
Bello il legame tra Giovanna e Lucrezia, altra
straordinaria figura di emigrata, questa volta dal Nord Italia. Docente
all’Università e, legalmente impossibilitata a svolgere il suo ruolo di medico,
levatrice nel quartiere italiano. Attività già svolta anche da Giovanna, a
Scilla, da ragazza, e poi per anni continuata a New York.
Romanzo-cronaca di una vita, Elizabeth Street – da
Scilla a New York – restituisce un mondo reale, fatto di decine e
decine di persone, da Nunzio alla cognata Teresa, al piccolo Domenico,
all’avvocato che aiuta Giovanna a ottenere un risarcimento per la morte del
primo marito, a Rocco, il secondo marito tutto silenzi e lavoro. Non
personaggi, ma, persone, appunto, non eroi, ma donne e uomini veri, impastati
di grandezza e limiti, guidati, nelle loro azioni, da ciò che di solito guida
le persone soprattutto nelle difficoltà estreme: la necessità di andare avanti,
di strappare con le unghie un po’ di vita, di restare in piedi nonostante le
sberle dell’esistenza.
Libro che non si propone altro che raccontare una
vicenda familiare, Elizabeth Street – da Scilla a New York ricostruisce
un intero mondo. La fa con estrema freschezza e portando in primo piano, la
forza e il coraggio delle donne: protagoniste dei cambiamenti storici molto di
più di quanto, di solito, viene riconosciuto e ricordato.
Recensione pubblicata su Zoomsud http://www.zoomsud.it/index.php/cultura/87404-recensione-elizabeth-street-da-scilla-a-new-york-di-l-fabiano.html
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