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| Foto dal Web |
Da quando le nonne del mio paese, di solito ben dopo che sarebbe stato per loro necessario, si sono arrese all’evidenza che avevano bisogno di aiuto estraneo, ne sono passate tante, di donne, nelle nostre case. Prima, soprattutto Est-Europee, poi Nord-Africane, Indiane, Caucasiche.
Qualcuna pessima, qualcuna così così, moltissime brave, alcune bravissime, qualcuna eccezionale. Il mondo ci è entrato in casa cosi. Noi che, nelle generazioni precedenti, avevamo visto, soprattutto gli uomini partire, abbiamo visto molte donne arrivare: emigrazione e immigrazione si sono intrecciate fino a diventare, in molte famiglie, un’unica memoria.
Di fronte al crescere dell’aspettativa di vita, servono corsi di formazione seri per badanti/assistenti familiari. Sarebbe compito del pubblico, ma anche il privato potrebbe provare ad organizzare un servizio di cura agli anziani a domicilio: lavoro delicato e necessario che implica competenze e sensibilità e che non si vede perché sembra rifuggito dalle italiane (e neppure lontamente preso in considerazione dagli italiani).
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