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È calmo, tranquillo, si guarda in giro:
- Ah, com’è bello il soffitto –
Magari ride – con gli angeli, come dicevano
le vecchie, al mio paese.
E, in un istante, è solo pianto
disperato: s’è accorto che ha fame.
Ci vogliono due minuti – due minuti due –
perché il latte arrivi alla sua bocca:
due minuti in cui l’urlo scuote
la casa: sembra lo stiano torturando.
È la vita che chiede vita: con urgenza:
i bisogni primari sono preghiere
sacre da subito esaudire.
Penso con angoscia ai neonati
che, non avendo da mangiare,
neppure hanno la forza
di un sommesso pianto.
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