domenica 3 luglio 2022

No al nulla. Si a Draghi e Mattarella

 

Immagini dal Web

Nel novembre 2018, nello stesso giorno in cui era già previsto da tempo un piccolo e importante evento nel teatro sotterraneo chiamato “il pozzo”, Conte visitò Nisida.

Mi è capitato di vedere in visita a Nisida  personaggi di ogni genere, politici di tutti i partiti, e con ruoli e titoli in ogni scala della nostra amministrazione (comune, provincia, regione, parlamento, governo, presidenza della Repubblica).

Tra i ricordi peggiori, quello, appunto, del novembre 2018. Il presidente del Consiglio mi fece sentire male – quel male che ti afferra allo stomaco di fronte al vuoto, all’insipienza (in senso letterale: mancanza di sale, di sapore, di personalità). Per rispetto istituzionale, non espressi il mio fastidio pubblicamente in maniera diretta, ma non mi impedii di pubblicare questa similpoesia sul mio blog:

Il vestito di sartoria,

con la camicia fresca di stiro

è quasi un’armatura.

Ma qui non c’è nessun

barone rampante e neppure

un visconte dimezzato,

né un cavaliere inesistente:

solo un fantasma:

inesistente.

 

Assaggiato il nulla

rimasticato col niente,

ci accoglie

-umido grembo-

il buio del pozzo.

Ma il flebile tondo di luce

e la voce narrante libertà

non prosciugano

lo struggimento

di un futuro troppo oscuro.

 

Miracolato dal covid – che ha fatto di lui il premier che tutti ascoltavano – oggi l’ex presidente del Consiglio prova, facendo un po’ di caos, a mostrare che esiste e che conta.

A me viene una pena grande nei confronti di Mattarella e di Draghi che hanno ben altro cui pensare e che devono perdere tempo ed energie con uno che dovrebbe recarsi in tutti i santuari a ringraziare che, a caso, ha avuto un ruolo e rassegnarsi al fatto che, più parla e si agita, meno ne avrà (neppure di minimi).

E trovo offensivo, sia nei loro che nei miei stessi confronti, dover provare solidale pena per Persone – Mattarella e Draghi – per le quali il mio sentimento è di stima, ammirazione, fiducia e ogni sfumatura di positività che si possa aggiungere.



 

 Ps. Non che avessi avuto bisogno di vederlo da vicino per farmene un'idea, ma in luoghi come il carcere, per quanto magari ci si atteggi, ognuno finisce per rivelarsi proprio per quello che è.

 

Pps. Tra i generi letterari che andrebbero aggiunti al canone ci sono le conferenze stampa. Dice: ma si parla, non si scrive. E allora? Letteratura orale. L’allievo provi a cogliere le differenze tra quelle dell’attuale presidente del Consiglio e quelle del precedente… Io chioserei: Quando ascolti Draghi oltre che apprezzare la sua intelligenza, lucidità di pensiero, competenza, ironia sottile, chiarezza, classe ecc. ecc, ti senti sempre orgoglioso di essere italiano-europeo e pensi che ci sia un futuro per l’Italia e per l’UE.

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