C’è stata una tempesta di
vento, stanotte.
Di quelle che, fischiando
tra gli alberi, facendo sbattere le tapparelle, smuovendo le piante sul
balcone, inquietano il sonno (se si riesce a dormire).
Sono stata in pena,
stanotte, per una piantina di pomodoro. Che, nata da sola, sta crescendo ormai
da settimane.
La piantina l’ho ripresa
da terra, stamattina. Il vento l’ha fatta rotolare, ma non l’ha spezzata. Sono
stata io a cogliere il pomodoro rosso. Non è ancora del tutto maturo. Ma, tra
qualche sera, lo divideremo a cena.
Sarà come una carezza
regalata, cui sorridere con gratitudine.
Quante metafore si potrebbero costruire su questo pomodoro eroico che resiste al vento di tempesta...
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