Dall’intervento di Lucia Bellaspiga a
Montecitorio per la Giorno del Ricordo in
memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata: Chiedo in
prestito le parole al presidente emerito Giorgio Napolitano: “La tragedia di
migliaia di italiani imprigionati, uccisi, gettati nelle foibe assunse i
sinistri contorni di una pulizia etnica”, ha detto nel 2007, rompendo dopo 60
anni la cortina del silenzio. “Il moto di odio e di furia sanguinaria” aveva
come obiettivo lo “sradicamento della presenza italiana da quella che era, e
cessò di essere, la Venezia Giulia”. Ma soprattutto gli siamo grati per il mea
culpa pronunciato a nome dell’Italia: “Dobbiamo assumerci la responsabilità
dell’aver negato la verità per pregiudizi ideologici”. http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/orazione-bellaspiga-giorno-ricordo-foibe.aspx
***
Tralascio il libro che sto leggendo La lanterna magica di Molotov di Rachel
Polonshy, per leggere di foibe – oggi, giornata del ricordo – con, in
sottofondo, la voce di Endrigo.
E mi viene una gran voglia di rileggere uno degli
autori che ho amato di più, Fulvio Tomizza.
Non c’è una terra
italiana – Calabria esclusa – che io mi sia mai sentita più vicina dell’Istria (che
non ho mai visto).
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