Alle 9.20 scendiamo – tutti i ragazzi che
frequentano la scuola (meno pochissimi che vogliono restare in aula) e gli
insegnanti (meno uno che rimane con i ragazzi di cui sopra) – a vedere, in tv,
il giuramento del nuovo Presidente e, soprattutto, a sentire il suo discorso.
Visto che sto qui da più di un trentennio, non è
la prima volta che provo a far sentire ai ragazzi un discorso d’insediamento
del Capo dello Stato.
La novità, rispetto a precedenti esperienze,
sta nel fatto che esco dalla mattinata senza aver dovuto sostenere una faticata.
I ragazzi ascoltano, attenti. Solo qualcuno mostra tracce di cedimento d’attenzione
negli ultimi minuti.
Poi, proviamo a commentare. A legare quello che
ha detto Mattarella agli articoli fondamentali della Costituzione (soprattutto
al 3), che abbiamo già letto e spiegato in classe.
Un ragazzo osserva: Non ha detto niente delle carceri. Ma non ne viene fuori nessuno
strascico polemico: se il concetto è applicare la Costituzione, l’articolo 27 l’abbiamo
studiato bene, quindi è sottinteso che…
Insomma, una bella lezione di Cittadinanza e
Costituzione (a me non dispiace chiamarla ancora Educazione Civica).
Grazie, Presidente.
Nessun commento:
Posta un commento