lunedì 22 ottobre 2018

Le quattro ragazze Wieselberger di Fausta Cialente






Ancora con negli occhi Trieste, visitata qualche settimana fa, in inaspettata vacanza per allerta meteo e stuzzicata dalla notizia della prossima ripubblicazione di Le quattro ragazze Wieselberger, riprendo in mano il libro di Fausta Cialente, letto nel 1977, un anno dopo la sua pubblicazione e la vittoria dello Strega, e mai riletto.

Non mi coinvolse abbastanza per inserirlo tra i libri che amo in assoluto e neppure tra quelli che amo perché c’è di mezzo Trieste. 

Rileggerlo mi ha permesso un apprezzamento diverso.

Nonostante lo stile , sobrio ed elegante, abbia tratti ottocenteschi (per esempio: l’uso di termini come “ebbimo” e “seppimo” ), le tematiche della Cialente non sono lontane  dai nostri giorni: da quelle concernenti il diritto delle donne ad essere se stesse alle tragedie cui conducono i nazionalismi.

Per chi vuole qualche motivo in più per leggerla rimando a questo intervento di Valentina Di Cesare http://www.lundici.it/2017/04/perche-leggere-o-rileggere-fausta-cialente/



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