mercoledì 17 ottobre 2018

La capitale di Manasse e il futuro dell'Europa






Sto leggendo La capitale di Robert Manasse, il primo, notevole, romanzo sulla burocrazia, che da Bruxelles si irradia negli stati europei.

Il libro merita (non poco) di essere letto (tra le recensioni, rimando a: https://www.radiopopolare.it/2018/10/la-capitale-di-robert-menasse/) e meriterebbe, anche, una discussione a latere, ampia e articolata (come si diceva una volta), con una sola conclusione possibile.

Che, certamente, l’Europa Unita come si è via via costituita dopo la seconda guerra mondiale abbisogna di modifiche e cambiamenti: ma, soprattutto, che essa è, e resta, l’unico orizzonte possibile.

Chi, di fronte agli interessi di Usa e Russia, non si fa carico dei comuni interessi europei gioca contro il nostro futuro.

Tra pochi mesi ci saranno elezioni che avranno un peso determinante nel futuro dell’Europa. L’aria che tira non è buona. Chi può, dovrebbe lavorare perché l’aria cambi. Magari tenendo conto di un’affermazione del più volte citato nel libro Jean Monnet: “Se potessi ricominciare con la costruzione dell’Europa, comincerei dalla cultura.”


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