lunedì 2 marzo 2020

E la Calabria va allo Strega





Con gli ultimi, “nominati” oggi, 54 libri iniziano il percorso che porterà, attraverso varie tappe, al vincitore dello Strega 2020.

Il vincitore, con buone probabilità di azzeccarci, sembra già esserci e anche la cinquina, almeno nei quattro quinti.

Mi dispiace, e molto, l’assenza de Il treno dei bambini di Viola Ardone. Magari, ci penserà il Campiello.

E sono contenta, tanto, della presenza di ben due libri in cui si parla di Calabria: Quello che resta dei nostri amori di Olimpio Talarico e Nessuna notte è infinita di Francesca Presta. 

Per una regione che ha visto un solo conterraneo, Corrado Alvaro, vincere uno Strega (Quasi una vita, nel 1951) è la certificazione di avere diritto, anche letterariamente parlando, ad un’attenzione nazionale.


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