domenica 22 marzo 2020

Cronache da un'epidemia 12




Siamo esseri naturali, sottoposti ai ritmi del nascere, crescere, morire. Esseri fragili che un virus può sterminare. Ma non siamo equivalenti ai papaveri o ai gatti (amo entrambi, soprattutto i gatti, che, talora, mi sembrano più divini degli uomini). Siamo qualcosa di oltre il naturale. E, per questo, è nostro compito “soggiogare e dominare la terra” (Genesi 1, 26-28). A superare il nemico invisibile che sta mettendo in pericolo il nostro permanere nel mondo, sarà la nostra dimensione oltre: la ragione che comprende e domina, che produce la scienza, la tecnica e l’industria che, alla fine, produrrà farmaci e vaccini adeguati. 


Come tanti, anch’io, nei giorni scorsi, ho ripreso in mano I promessi sposi, e ho riletto i cap. 31 e 32 (bellissimo il racconto che ne ha fatto Gianfrancesco Turani nel suo Il diario del virus n. 15). Penso a quando, tra cento o più anni, qualcuno narrerà questi giorni, facendo un nudo elenco di tutti gli errori ed omissioni che ci hanno impedito di contenere il contagio fin dal suo primo apparire. Dovrà sembrare molto strano ai nostri discendenti che un tempo, come il nostro, così scientifico, così tecnologico si sia fatto imbrigliare da superstizioni e varie non meno gravi di quello che successe 390 anni fa.


Dicono che, per la spagnola, ci furono 500milioni di contagiati e decine di milioni di morti. Il mondo, insomma – magari senza di noi o senza quelli che amiamo – sopravvivrà. Ho letto di scenari ipotizzati da questo o quell’intellettuale, mi è piaciuto molto quello che ha scritto Grossman*, guardo con parecchio scetticismo a chi, sui social, immagina futuri idilli di baci e abbracci con parenti e amici. Ricominceremo, penso, ognuno a modo suo. Molti, con passi incerti. E, forse, non saranno pochi quelli che usciranno per un solo compito al giorno e poi torneranno a casa, a cercare, nell’incerto inizio del mondo nuovo, ancora un pezzo di se stessi. 

https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/03/19/news/dopo_la_peste_torneremo_a_essere_umani-251730090/


Prima e seconda immagine dall'alto dal Web. La terza è un arcobaleno su Nisida

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