È passato un anno da quando Donata Marrazzo mi ha detto dell’idea di dare voce, con dei podcast, all’allora appena pubblicato da Diego Guida, Dietro l’angolo c’è ancora strada. Per un lessico nisidiano a quando, dal 18 maggio 2021, i sette podcast sono stati messi in rete dal Sole 24 Ore.
Ne è valsa la pena. La serie dei Ragazzi di Nisida è un documento di emozionante e stimolante bellezza, che consente di affacciarsi, con discreta e sensibile attenzione, sulla vita dei ragazzi che finiscono in carcere attraverso le parole da loro dette e scritte nel Laboratorio di Scrittura, e diventate racconti grazie alla mediazione degli autori (nel libro in questione: viola Ardone, Sara Bilotti, Riccardo Brun, Daniela de Crescenzo, Mario Gelardi, Antonio Menna, Patrizia Rinaldi.)
Sono grata a Donata Marrazzo e ai suoi collaboratori per aver dato spazio, con tanta intelligente partecipazione, ad un lavoro che non è mai voluto essere solo un esercizio di lingua, ma uno spazio di pensiero, uno specchio per trovare la propria immagine più vera: un percorso di libertà.
Questo, su Fb, il commento ai Podcast di Antonio Menna:
Ieri ho camminato 9 km per Roma in uno stato di ipnosi ascoltando nelle cuffiette questo bellissimo Podcast: sette storie su e da Nisida, figlie di quel laboratorio di scrittura che Maria Franco tiene da anni, e che per la prima volta, grazie al Sole 24 ore e a Donata Marrazzo, diventano qui un piccolo film sonoro. Ci sono anche io (quinto episodio) ma soprattutto mi hanno incantato gli altri racconti scritti dai miei amici: quelle voci, quei frammenti che avevo già letto l'anno scorso nel libro “Dietro l’angolo c’è ancora strada. Appunti per un lessico nisidiano” (Guida editore) e che qui - nei podcast - ascoltati così, con il sottofondo musicale, con un montaggio attento, con voci calibrate (a parte la mia) brillano di più. Ve ne consiglio l'ascolto perché è un bell'avventurarsi. E poi camminare fa bene. E anche ascoltare.
E questo quello di Riccardo Brun:
Condivido le parole di Antonio . Anche io ho appena finito di ascoltare questi 7 podcast. L’effetto è incredibilmente potente. Anche per me che già conosco e amo quei sette racconti, così come conosco e amo i racconti dei libri precedenti, e che già conosco e amo le persone che giorno dopo giorno a Nisida cercano di tirare fuori dal baratro in cui sono precipitati i ragazzini reclusi nel carcere minorile. I sette racconti presenti nell’ultimo libro prodotto (“Dietro l’angolo c’è ancora strada. Per un lessico Nisidiano”, curato come gli altri da Maria Franco, edito da Diego Guida) sono, in questi brani audio, lo spunto per provare a ragionare, raccontare, capire le vite dei ragazzi difficili di Napoli. Provare a capire quei destini, immaginare come disinnescare le condizioni complessive che stringono quei ragazzi dentro angoli obbligati, ragionare sulle politiche del lavoro, di prevenzione, di inclusione sociale e di reinserimento dopo la pena: sono nodi fondamentali per l’immaginazione del futuro di Napoli, sono gli argomenti che sarebbe bello sentire da parte di chi si candida a governare la città nei prossimi anni. Questi podcast fanno il punto su anni di lavoro dentro al carcere. Fra commenti, interviste, brani musicali, letture dei nostri racconti, il lavoro di questi anni a Nisida assume una circolarità, una chiarezza, una incisività che ai miei occhi non aveva raggiunto fino ad ora. E’ un ascolto che consiglio a tutti, soprattutto a tutti i napoletani.
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