Il terreno è quasi secco, ma con oasi
di piccoli fiori viola - gli alberi brillano
di verde intenso. L’alba di maggio
mescola luce di primavera e d’estate.
I piedi ben fermi negli stivali
da campagna mi danno un senso
di inusuale stabilità. Il cuore non trema.
Con due secchi di plastica sovrapposti,
in mancanza di una scala, acquisto
un po’ d’altezza. Raccolgo le ultime
nespole nella quiete accesa
di piccoli istanti di pienezza.
Immemore di tutto, se non della luce,
del vento, dei fiori vermigli del melograno,
mentre in lontananza sul mare scivola
leggera una nave.
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