domenica 21 gennaio 2024

Microstorie: La ragazza coi calzini

 

L’anno non me lo ricordo, immagino che ero già al liceo, ma ricordo ancora – meglio: se ci penso, la riprovo ancora – la sensazione di tepore: meravigliosa. La prima volta che ho indossato un pantalone è stata, infatti, la prima volta che non ho sofferto, d’inverno, il freddo alle gambe.

Il cammino verso una più autonoma identità femminile è passato, per la mia generazione, anche da fatti minuti: la sostituzione dei calzini, dopo un po’ di tempo con le calze di nailon e relativi reggicalze, con i collant e, appunto, con la possibilità di sostituire la gonna con un più comodo e calco pantalone.

Stamattina – ore 8.30, temperatura segnalata 2 gradi – in una strada del centro ho incontrato una ragazza sui venti anni, che camminava con grazia. Portava un cappotto elegante e tutto il suo abbigliamento appariva costoso. Non era, quindi, per miseria che portava calzini bianchi corti e il resto delle gambe nude. Avrei voluto chiederle: Perché?

 

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