martedì 18 agosto 2020

Quando perdemmo il nostro mondo

 

L’estate che perdemmo Dio di Rosella Postorino è un bel libro, con un titolo che mi torna spesso in mente per la sua bellezza e verità.

C’è un momento in cui le cose finiscono. Si tratti di un amore, di un’amicizia, della passione per qualcosa, di un interesse, di studio o di lavoro. Poi, tutto continua come prima, per un po’. Finché quella frequentazione assidua esaurisce, quel tipo di formaggi non viene comprato più. Ma tutto era già avvenuto in un preciso momento: insieme intuito e accantonato.

Quanti di noi e come, lo scorso anno, hanno avuto un istante, magari una frazione d'istante, di consapevolezza, intuendo e subito dimenticando che l’estate del 2019 sarebbe stata l’ultima normale della nostra vita? Forse anche noi, come gli altri, continuiamo a (cercare di) vivere come prima.

Un giorno, magari, di accorgeremo che non è più così e che tutto è iniziato prima ancora che un virus ci abbia fatto perdere il mondo di prima,  bello o brutto, buono o cattivo che fosse.

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