Non
so dove, per gli italiani, si collochi, nella scala delle sofferenze patite in
questo periodo, il non poter andare a messa. Esclusi alcuni giorni canonici (Natale, le Palme, il triduo pasquale), il numero degli assidui freqentanti il culto non è alto e, in questo periodo, l'offerta religiosa in tv e sul web, è stata e continua ad essere, strabocchevole. Magari, più d'uno avrà apprezzato anche un modo diverso di pregare e di sentirsi, con tanti altri sparsi nelle loro solitudini, comunità.
Comunque, quando le chiese riapriranno alla messa, le distanze vi si potranno osservare, a parte le cappelline che bastano in pochi a
riempire, senza particolarissimi problemi. Ma c’è una domanda,
che penso esista e che, pure, non ho visto posta.
Non è proprio l’Eucarestia – ovvero ciò
che le tante messe televisive o sul web non possono dare – che sarà, comunque,
un problema? Non è proprio il contatto delle mani con altre mani e delle
mani con altre parti del corpo e, in specie, con la bocca che andrà evitato?
Prima della chiusura totale, quando non si parlava ancora di mascherine e
guanti obbligatori, ci furono alcuni giorni di comunione solo sulle mani. Ora
verrà considerato ancora possibile?
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