giovedì 29 novembre 2018

Frammenti d'un anno scolastico: Le scoperte dell'Orto botanico






Visita guidata, ieri, all’Orto botanico. Una scoperta per un gruppo di ragazzi e ragazze che, naturalmente, non c’erano mai stati e che hanno bisogno di un po’ di tempo per sciogliersi e lasciarsi prendere dal gusto delle piante, dei fiori, dei frutti. Come dice uno di loro, “non è che a un ragazzo piace andare in un parco” e anche il rispetto e l’amore per il verde è frutto di educazione, una conquista della crescita: “Quando andiamo in classe, voi ci interrogate e vedete che abbiamo capito.”

Anche noi insegnanti che pure l’avevamo visitato più volte, ne scopriamo, ciascuna, parti che non avevamo mai visto.


Mi emoziona la sezione piante utili con la sottosezione piante da bevande, col chinotto, il maté, la tequila e, soprattutto, quella delle piante della Bibbia. Ecco la spina dell’omonima corona che torturò il capo di Cristo, il sicomoro, su cui salì Zaccheo che, piccolo di statura, cercava un luogo per vedere Gesù e restò stupefatto quando si sentì chiamare: “Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua., e la zizzania che – ci racconta il dottor Avolio, la nostra guida – è davvero impossibile sradicare. (Dirà un’educatrice: “La zizzania è quella che proprio -nel mondo, ndr- non manca, se ne potrebbero fare certe frittate.”)


Ma l’emozione più forte mi viene da una delle ragazze che si sta preparando per l’ultimo anno del superiore e relativi esami di stato. Mentre usciamo, si avvicina per chiedermi: “Mae’, ma quale facoltà dovrei fare per poter lavorare qui? Sarebbe proprio bello.”

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