Non ci sarà il Pellaro Libri Estate 2020.
Una decisione sofferta,
che, al di là dei nostri desideri e della generosa disponibilità di Eva Nicolò, dirigentte scolastica dell'IC Cassiodoro-don Bosco, fa i conti con le non poche problematicità connesse al periodo che stiamo vivendo.
Torneremo sotto Natale?
Non lo so. Forse noi, come tutti,
dovremo trovare forme nuove – a metà tra il digitale e il fattuale? Oppure? –
per incontrarci e riflettere insieme.
È un’estate strana, questa, che
scorre su un doppio binario: la paura e la dimenticanza: come se il pericolo
non ci fosse più e, nello stesso tempo, come se non ne potremo mai venire fuori. Arriveremo, speriamo
presto, alla giusta sintesi di cautela e di azione.
Intanto, di libri se ne
leggono sempre meno. E non è certo una buona cosa.
Ai reggini che, quest'agosto, volessero
leggere e gradissero romanzi ambientati in Calabria e/o di autori calabresi suggerirei:
Tibi
e Tascia e La teda:
un capolavoro, il primo; un testo molto bello il secondo: ripubblicati da Rubbettino per l’encomiabile ripresa di tutte le opere di
Saverio Strati.
Il
romanzo del casale di Giovanni Sapia: un romanzo a racconti
ante litteram, anch’esso ripubblicato da Rubbettino, che qualcuno ha definito un nuovo Gattopardo,
Cosa
rimane dei nostri amori di Olimpio Talarico, edito da
Aliberti: un libro che fa venire voglia di visitare Caccuri, paese calabrese, che non conosco.
Stidduzzu
di
Simone Carullo, edito da Leonida: che ha il merito di portare all’attenzione un
momento decisivo della storia di Pellaro, ovvero il distruttivo terremoto del
1908.
Non
questa volta di Katia Colica, pubblicato da Castelvecchi:
la città vista dal e nel carcere di San Pietro.
Lettere
alla moglie di Hagenbach di Giuseppe Aloe, edito da
Rubbettino: un romanzo sul dolore della mente che perde la memoria.
Salutiamo,
amico di Gianfrancesco Turano, edito da Giunti: gran bel romanzo
sui fatti del Boia di molla.
Se volete leggerne uno solo, scegliete Turano: per il valore del testo e perché tratta di un evento decisivo del nostro passato recente e che continua a segnare il nostro presente. Magari, vi stimolerà a leggere anche altri libri sull'argomento (ce ne sono di interessanti): a capire meglio in che contesto siamo vissuti e viviamo. Magari, anche ad affrontare con intelligenza il prossimo futuro.
Tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, Reggio sarà chiamata a scegliere il nuovo sindaco. Una situazione certo ben diversa da quella dei moti di cinquanta anni fa: ma identica in un particolare. Non sarà una partita solo reggina. Perderla, per la città, sarebbe tragico, come tragico è stato l’esito complessivo di quella rivolta.
Se volete leggerne uno solo, scegliete Turano: per il valore del testo e perché tratta di un evento decisivo del nostro passato recente e che continua a segnare il nostro presente. Magari, vi stimolerà a leggere anche altri libri sull'argomento (ce ne sono di interessanti): a capire meglio in che contesto siamo vissuti e viviamo. Magari, anche ad affrontare con intelligenza il prossimo futuro.
Tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, Reggio sarà chiamata a scegliere il nuovo sindaco. Una situazione certo ben diversa da quella dei moti di cinquanta anni fa: ma identica in un particolare. Non sarà una partita solo reggina. Perderla, per la città, sarebbe tragico, come tragico è stato l’esito complessivo di quella rivolta.
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