domenica 2 agosto 2020

Il più santo dei fedeli








Del mio angolo sbilenco di Calabria, con la lista del negativo che s’accresce, vorrei fare la lode per il rispetto, attento, delle regole anti Covid 19 al supermercato di porto Bolaro e, soprattutto, alla parrocchia di Pellaro. 

La compostezza con cui, in questa chiesa, si entra in mascherina, ci si igienizza le mani, si prende il posto dove indicato, è commovente: è come il responsabile piegare il capo di fronte all’umano destino, non scrollando le spalle, ma facendosene carico. 

La distanza tra le persone ha accresciuto il silenzio: non s’avverte più, prima della messa, neppure un bisbiglio. Un piccolo neo, se si cerca il pelo nell’uovo, sono le signore che si sventagliano (non so perché ma il vezzo di sventagliarsi, che mi infastidisce in ogni occasione, mi è sempre sembrato pressoché insopportabile in chiesa; anche ora, con tutte rigorosamente in mascherina). 

Ma come potrei badare a una simile sciocchezza quando entra il più santo dei fedeli, arriva all’altare, prega ad alta voce con i suoi miagolii e poi, se ne esce con maestosa dignità?

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