Mi fa male l'Algeria come mi fanno male i polmoni.
Nel gennaio del 1960, in un
banale incidente stradale, moriva Albert Camus. Era nato il 7 novembre 1913,
giusto cento anni fa. Al momento della morte aveva accanto a sé un manoscritto
incompiuto che, ricostruito dalla figlia, è il suo ultimo lascito: Il primo uomo, portato qualche anno fa sullo schermo da Gianni Amelio.
E’ uno dei, in fondo non tantissimi, intellettuali
del Novecento che hanno davvero qualcosa da ancora oggi e che continueranno
ad avercela anche in futuro a chi, con onestà intellettuale e con sofferta ricerca, si chieda il senso dell’esistenza.
Ateo di grande profondità umana,
ha lasciato opere memorabili cosparse di frasi su cui si potrebbe riflettere a lungo. Qualcuna sembra scritta da uno cui non era del tutto ignoto un che di misticismo.
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