Un gatto, striato a due diverse tonalità di grigio, incede, elegante, su un binario, poi attraversa, cauto e rapido, le rotaie e, saltando d'un balzo l’altro binario, scende veloce verso la stradina che costeggia il mare.
Con un morbido, ondeggiante scialle bianco sulle spalle, l’Etna allarga le braccia per raccogliere le montagne sue figlie. E, insieme, stupiscono dei colori d’uno Ionio cantante una musica, che cerca ancora il suo Mozart. Davanti a loro, dalle colline, salgono nel cielo dell'alba nuvole rosse, fiammeggianti.
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