martedì 30 luglio 2013

"Manco in calabbria"





Leggo, seguendo le indicazioni di Antonio D’Orrico Ferragosto in giallo. 

Ha scritto il critico del Corsera (domenica 28 luglio) che, nei racconti pubblicati da Sellerio, “soprattutto abbiamo la conferma che il vicequestore Rocco Schiavone di Antonio Manzini, è il poliziotto più moderno e controverso che c’è oggi in Italia insieme al commissario Balistrieri di Roberto Costantini”.

Valutazione che non posso giudicare, poiché non ho mai letto nulla di Costantini e il racconto pubblicato in questa raccolta è la prima cosa che leggo di Manzini. 

Divertita da un particolare minimo, ma assai realistico, sul senso comune del Paese. 

Al vicequestore in odore di trasferimento dalla capitale, qualcuno scrive, in via confidenziale e sgrammaticata, che non si spaventi troppo, perché non andrà in Sardegna e “manco in calabbria”.

Nessun commento:

Posta un commento