Giorno di
gratitudine e malinconia, di consapevolezza e attesa.
Ho già vissuto
molti più anni di tanti che sono andati via prima di me.
E non so se quello
che ho fatto e, soprattutto, quello che sono diventata nel tempo che ormai mi
appartiene solo come memoria, peso e àncora, vincolo e radice, meritano un voto
decente. Né posso misurare sconfitte e gioie, conquiste e dolori e morti (“i”
morti e “le” morti) che mi toccheranno ancora.
Mi servirà
coraggio per arrivare alla fine del cammino che, da sempre, mi è stato
concesso.
E compassione.
E uno sguardo di grazia.
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