Un
libro che spezza gli attuali schemi narrativi, un intreccio di melò e di noir,
una partita a scacchi tra solitudini, una spiazzante “decodifica di segni”, scritto
secondo i principi della sottrazione e, per questo, capace di rendere
vibrazioni fortissime. E un personaggio – inappuntabile lavoratore di giorno,
travestito da marciapiede di notte, fragile e disperato – che resta.
Nel
panorama abbastanza asfittico, ripetitivo, senza infamia e senza lode, delle attuali
pubblicazioni italiane un libro intelligente, asciuttamente ironico, spietato e
poetico: Principessa di Gianfranco
Calligarich, edito da Bompiani.
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