In Un'eredità di avorio e ambra, Edmund de Waal comincia la sua narrazione da un netsuke: uno di quei
piccolissimi oggetti, frutto dell’antica e raffinata arte giapponese della modellazione
di pezzettini di legno o d'avorio, che porta con sé alla
riscoperta di una lunga storia, di famiglia e di società.
Anche nelle tasche dei
miei giubbotti, nelle mie borse, tra i documenti che bisogna portarsi dietro, ci
sono piccolissimi – che altri chiamerebbe oggetti.
Frutto dei secoli e bellezza per sempre; ancore al
passato e scia del futuro; racconto di un luogo
e respiro del mondo: le
conchiglie, mie amiche e sorelle.
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