giovedì 10 gennaio 2013

Non sono stata candidata. E mi dispiace


 
 
Niente, anche oggi nessuno mi ha candidato e io non posso dire di “accettare l'esaltante sfida” (con seggio sicuro). Come anche altri, Pierluigi Battista ha disseminato molti ironici tweet sui candidati alle prossime elezioni.

Ora, senza dilungarci nell’analisi, detto semplicemente che, nelle varie liste, ci sono in circolazione anche nomi che fanno rabbrividire e/o lasciano interdetti/stupiti/ecc.ecc. e, magari, mancano nomi che, al contrario, sarebbero sembrati pertinenti – un filo lieve lieve di dispiacere di non essere stata contattata da alcuno per candidarmi, in fondo in fondo, potrei averlo anch’io.

Non ho alcuna aspirazione all’onorevolato, ma essere messa in lista (la lista che piaccia a me, è chiaro), ben oltre il ventesimo posto, senza alcuna possibilità di essere eletta, in quelle posizioni di mero “servizio” ad un partito, ad un movimento, ad un’idea di società: beh, stavolta, questo segno destinato a restare solo un segno l’avrei accolto come un grande onore e assunto come un ulteriore impegno di responsabilità civile.

Perché – mentre la politica si è ampiamente meritata in questi ultimi decenni ridicolo e maledizioni – alla Politica, quella fatta di “servizio” al Paese, mettendoci la faccia e non ricavandone niente di personale, io credo.

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