Degli
otto “racconti per Nisida e l’Unità
d’Italia”, Duecentoventicinque giorni
è l’unico che affronti il presente.
Dopo
i “racconti per Nisida” e prima dei “racconti per Nisida isola d’Europa” – sviluppatisi
nell’ambito del progetto Nisida come
Parco letterario sulla scia dei tantissimi grandi, da Omero a Dumas, da
Cervantes a Berlioz, dalla Serao a Marai che, nel corso dei secoli, hanno
narrato la nostra piccola isola – la
seconda tappa della trilogia, edita da Mario Giuda, non poteva che essere
dedicata a quelli della torre.
L’idea
della seconda raccolta era, infatti, quella di restituire concretezza di
persone ad alcuni patrioti che hanno contribuito all’unificazione del nostro
paese anche passando qualche anno della loro vita nella torre di Nisida quali
prigionieri politici nell’ultima fase del periodo borbonico e che, oggi, per i
più, non sono che nomi di vie, di piazze, di scuole.
Era
stato chiesto a sette autori di lavorare con i ragazzi, in una sorta di Scuola
di Scrittura, per ricostruire, tra realtà e fantasia, l’esperienza nisidiana di
Poerio, Settembrini, Nisco, Pironti, Castromediano, come omaggio tutt’altro che
retorico a quanti hanno lottato, e lottano, per l’Unità e la Costituzione.
All’ottavo,
ovvero a Mario Gelardi, era stato affidato un compito diverso: quello di
scrivere, con i ragazzi, un racconto sull’Italia e in particolare sul rapporto
Sud-Nord, che avesse carattere di contemporaneità e, insieme, di soggetto adatto
ad una piccola rappresentazione teatrale.
Venne
scelto il tema del viaggio in treno da Napoli verso il Nord; un percorso che
facesse intravvedere i problemi e le attese dell’oggi.
La
rappresentazione del testo, preceduta da un breve Reading tratto dagli altri sette
racconti – con la regia dello stesso Mario Gelardi – è stato così un momento
importante delle numerose iniziative che, nella primavera del 2011, in
concomitanza con le celebrazioni per il 150 anniversario dell’Italia unita, si
sono soffermate, a Nisida, sul valore dell’Unità e della Costituzione.
Un’esperienza,
quella della messa in scena teatrale, vissuta molto positivamente dai ragazzi
che chiesero di elaborare e mettere in scena, con la supervisione di Mario, un
nuovo testo, costruito da loro in tutti i passaggi (soggetto; dialoghi;
scenografia ecc. ecc.). Cosa effettivamente avvenuta a conclusione dell’anno
scolastico 2010-2011.
Quanto
a Mario Gelardi, il suo legame con Nisida, iniziato quando, da direttore
artistico di Presente indicativo ha
più volte ospitato i nostri lavori, continua tuttora.
Nella
prossima primavera, sarà Caracò a
pubblicare il nostro nuovo libro, anche grazie alla cessione a favore di
attività culturali dell’IPM dei diritti d’autore di La giusta parte. Libro di testimonianza civile edito dalla giovane
casa editrice napoletana nell’autunno 2011, che contiene tra l’altro anche un racconto di Patrizia
Rinaldi sulle docenti di Nisida.
Questa la mia Prefazione all'eBook che inaugura la collana BYTE di Caracò editore disponibile gratuitamente: http://www.caraco.it/site/ 2012/12/18/ duecentoventicinque-giorni- un-racconto-omaggio-per-la nciare-la-collana-byte-ded icata-agli-ebook/
Nessun commento:
Posta un commento