Per il brindisi di Capodanno, il
galateo prevede spumante e battute, possibilmente divertenti, ed esclude
riferimenti di carattere politico.
Eppure. Tra poco più di cinquanta
giorni, il Nuovo Anno avrà per noi tutti, un momento decisivo alle elezioni, quando
si tratterà di scegliere il presente e il futuro del Paese. Con tutti i
relativi corollari: lavoro, istruzione, sanità, trasporti, comunicazioni, agricoltura,
industria, cultura, ricerca, innovazione, diritti e doveri.
Per questo, oltre quelli, a
ciascuno, di serenità personale, mi piacerebbe esprimere un altro augurio: buon voto a tutti.
Ovvero: che ciascuno voti, come è
naturale che sia, chi ritiene. Ma che lo faccia in coscienza: perché, e solo
perché, quella scelta gli appare come la più giusta per l’intera comunità.
La corretta coscienza di ciascuno
non contiene in sé la sicurezza che, di fatto, la scelta finale sarà quella
buona per il Paese. Ma farebbe, comunque, fare un balzo in avanti alla moralità
dei nostri pubblici comportamenti.
E già questo darebbe al 2013 un
tocco di “Anno buono”.
ps la mia scelta l'ho già espressa e la ripeterò ancora parecchie volte...
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