La malinconia feroce dell’alba
quando i titoli dei giornali online ti centrifugano in un presente minaccioso –
prodromo di un futuro nero-pece come una terribile cecità che per sempre ti
precludesse cielo e mare.
Tu osservi con devota stima chi prova le strade dell’impervia risalita – quelli che si ergono a difesa di Termopili – ogni tuo respiro è con loro, ma le vedi le schiere avanzanti degli Efialte e sai che i Medi finiranno col passare.
L’unica cosa che vorresti è
piangere fino a dissolvere nelle lacrime l’angoscia. Ma la lista dei doveri del
giorno sta appuntata in un post-it alla tua sinistra e cominci dal primo.
“Abitare la cecità” – Qui il passato non è dimenticanza,/ ma
docile danza d’un domani/ che esiste ma non s’avvererà – esige un duro
apprendistato.
Versi di Dante Maffia, Quadro di
Gianluca Lombardo
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