sabato 28 settembre 2013

Il giudizio delle parole





Mi capita, per lavoro, di dover parlare molto (ben oltre, intendo, le parole dette in classe).  

E, anche, di scrivere molto. Per cose di scuola e non solo, social compresi.

So che, a esporsi tanto, c’è un rischio: perché analisi accurate, sincerità d’intendimenti, onestà intellettuale non impediscono di dare valutazioni più o meno errate. Per ingenuità, per limitatezza d’orizzonte, per non sufficiente esperienza del mondo, o per ogni altro motivo.

E mi auguro che, alla fine, il giudizio delle mie parole su di me sia:  ha provato a dare il massimo.



Questi sono stati i pezzi che ho scritto per Zoomsud in quest’ultima settimana:








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