sabato 20 ottobre 2012

Carmela e la mancata educazione sentimentale


 
Quella economica – pesante e drammatica – non è l’unica.

Ce sono altre: crisi non meno, se non più, gravi.
 
C’è una crisi morale proliferata in diffusa corruzione. Quello che non andrebbe perdonato mai alla classe dirigente degli ultimi decenni è aver favorito, ampliato, non sufficientemente combattuto l’interesse privato, il sopruso, l’arroganza dei forti. Personalmente, non perdonerò mai il (tantissimo) surplus di fatica che ho dovuto fare a scuola solo per (provare a) parlare di temi relativi alla cittadinanza attiva di fronte al marciume che si è via via accumulato nel nostro paese.
 
C’è una crisi educativa, che, ad analizzarla tutta, porterebbe ad una lunghissimo elenco di esemplificazioni.

Con, all’interno, un’emergenza di mancata educazione sentimentale, il cui effetto più sanguinoso è nell’ecatombe di donne uccise dai partner (siamo arrivati a 100), ma che è anche causa di orrori tipo i bambini violentemente contesi tra genitori in lite.

Ci sarebbe una riflessione urgente, urgentissima da fare: sull’aria (quella delle idee; della cattiva tv; dei giornali che inseguono il nulla… ecc. ecc.) che tutti noi respiriamo: sull’inquinamento dei pensieri, dei sentimenti che colpisce soprattutto chi non ha sufficienti strumenti culturali e/o di saggezza morale per contrastare il troppo brutto che continua a prosperare.
 
Il bel volto di Carmela Petrucci, cui sono stati tolti i tanti giorni che avrebbe potuto vivere, dovrebbe essere per noi il coltello che, girandosi e rigirandosi nella carne, ci faccia - finalmente - iniziare a VEDERE.

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