mercoledì 20 gennaio 2021

Cosarelle: Pioggia

 


Erano settimane che Martina dormiva poco e male. Si svegliava di continuo, turbata da sogni che non ricordava e da uno spossante intorpidimento delle braccia. Una notte ch’era rimasta a lungo sveglia e inquieta, allo scoppio di un temporale presto mutato in pioggia sottile s’era accucciata nel ritmo delle gocce che scendevano lievi e aveva, finalmente, dormito d’un sonno ristoratore. Aspettò la prossima pioggia e la registrò. Da quel momento, ai riti dell’andare a letto – l’ordine preciso con cui si spogliava per poi indossare camicia da notte e calzerotti, prima quello destro, poi quello sinistro, la crema idratante sul volto, un burro cacao sulle labbra, la lucina spenta prima di infilarsi sotto le coperte – aggiunse il play al registratore. Mentre, nel buio, l’acqua sembrava avvolgere la casa, le contrazioni dei muscoli si scioglievano, il respiro si acquietava, i pensieri fluivano senz’angoscia. Addormentarsi nell’ovatta di una vita prenatale, diventò la forza, nuova, dei suoi giorni.

Nessun commento:

Posta un commento