domenica 30 agosto 2020

Quando gli umani scacciano i santi

 




Lili, come ho poi scoperto si chiama il più santo dei fedeli pellaresi (vedi post del 2 agosto 2020), entra in chiesa che la messa sta per cominciare. Cammina, felpata, tra i banchi, miagola, si ferma in corrispondenza del tabernacolo, sale sulle panche cercando un posto adatto (bisogna rispettare le norme anticovid!). Arriva una signora, la guarda spaventata: “Oh, no. Io ho paura dei gatti”. Quattro o cinque signori accorrono. Che può fare un gatto (una gatta) contro un gruppetto di umani? Prova a nascondersi, a non farsi prendere, fino ad accettare la sconfitta: esce.

Io, che m’ero rallegrata alla sua entrata come d'un arcobaleno che avvicina al cielo, avverto il retrogusto di una metafora triste su troppe ingiuste vittorie/sconfitte. Non dubito che sarebbe stata la signora a doversi allontanare (magari solo nella navata opposta), lasciando in pace la santa.

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