domenica 23 febbraio 2020

La psicosi da peste c'è. Boccaccio chissà



Immagine dal web

Una casa, in un paese abbandonato la si trova. Nel Sud, ce ne sono di paesi deserti.

E pure dieci tra ragazzi e ragazze – siamo in epoche di par condicio: meglio cinque e cinque – che sappiano raccontare storie, pure li troviamo.


Il contagio, pure, c’è. E non è lontana la psicosi da peste (cosa ben diversa dalla necessaria prudenza e rispetto delle regole cui attenersi) .

Il Medioevo – non quello reale, epoca complessa, attraversata dal senso del sacro, piena di scoperte, di arte, di letteratura, ma quello che nell'immaginario collettivo resta l’epoca buia per eccellenza – è tra di noi.

Ci manca, temo, il Boccaccio della situazione.

Magari, però, si potrebbe, nel frattempo, (ri)leggere Manzoni, Storia della colonna infame, i capitoli sulla peste de I promessi sposi.








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