Pellaro Libri: un'iniziativa di diffusione del libro del tutto "volontaria" |
Scrivo su Zoomsud
dal 2011, appena qualche mese dopo che il laboratorio
per un giornale online messo su da Aldo Varano ha preso il via. In questi
anni, ho pubblicato decine di recensioni. Per facilità di conteggio, diciamo:
cento.
Zoomsud ha un seguito di affezionati lettori,
fortunatamente non piccolo; dedica ai libri il
fondo che in un giornale tradizionale è lo spazio più importante; lascia
gli articoli sulla home per molti giorni. Per questo, indipendentemente dal
valore di ciò che in questi anni ho scritto, è possibile che un certo numero di
lettori del giornale e potenziali acquirenti di libri si siano accorti almeno del
titolo, del nome dell’autore e dell’editore dei libri che ho recensito.
Addirittura di più, mi sentirei di ipotizzare, del (molto) eventuale passaggio
dello stesso libro su un giornale nazionale importante, in cui un giorno (un
solo giorno) gli fossero (state) dedicate dieci righe in trentasettesima
pagina. (Naturalmente non mi riferisco ai Gangemi, ai Criaco, agli Abate, ai
Dara, alle Bubba, alle e Postorino, e ai pochissimi altri/e su cui c’è un’attenzione
nazionale e oltre confine).
Eppure, dei cento libri recensiti, solo il 2% circa mi
è stato cortesemente inviato dagli autori e l’1% circa dagli editori. Il 2 %
faceva già parte della mia o altrui biblioteca. Il resto l’ho comprato: di
tasca mia. Con piacere, certo: per la voglia di leggere, comunque, quel
particolare testo o autore (circa il 50%) e per il desiderio di dare un
contributo alla diffusione di testi “calabresi” (il rimanente 50%).
A volte, non poche, acquistare il libro è (stato)
impossibile. Anche Amazon, il mio sicuro fornitore anche di testi
difficilissimi da reperire, ha alzato le mani. In questi casi, ho chiesto
(direttamente o indirettamente) all’autore (via facebook) di inviarmi il libro
o anche, molto semplicemente, un pdf. Poche volte, la risposta è stata gentile
e sollecita. Più spesso non c’è stata o è stata evasiva/infastidita, con un sgradevolissimo
sotteso di puzza al naso: ma quando mai, se lo cerchi nei meandri di internet,
lo trovi.
Insomma: al fine che almeno il titolo del libro
circoli, un autogol. O, se preferite, come tirarsi la zappa sui piedi.
Pubblicato su Zoomsud:
http://www.zoomsud.it/index.php/cultura/106116-la-polemica-quando-la-letteratura-calabrese-si-tira-la-zappa-sui-piedi
Dei commenti ricevuti, mi sembra particolarmente rilevante quello di Gilberto Floriani:
Anch’io non vorrei irritare
nessuno, ma da un diverso punto di vista posso affermare che quello che ha
scritto corrisponde a un'amara realtà. Consideri il caso del Sistema
Bibliotecario Vibonese che è, me lo dico da solo ma è vero, una biblioteca
molto attiva nella promozione della lettura e organizza anche un festival
letterario piuttosto seguito, il Leggere &Scrivere giunto alla sua ottava
edizione. Ebbene, fatta salva qualche rara eccezione, nessun autore ne editore
ci invia mai le opere in uscita. Questo vale sia per i “grandi” autori, che
pure pretendono molto da noi, sia per i locali. Consideri anche che tutti i
libri che acquistiamo o raramente ci vengono inviati sono prontamente
catalogati e inseriti nell’Opac delle biblioteche italiane, quindi con una
visibilità aggiuntiva per gli autori e gli editori. Come spiegare tutto questo?
Di spiegazioni ce ne possono essere molte e vanno dalla maleducazione (dispiace
dirlo), alla taccagneria (secondo molti le biblioteche sono piene di soldi), al
provincialismo dominante, specie in campo culturale. Potrei fare lunghi elenchi
di autorevoli autori che assolutamente mai hanno inviato un loro libro, che
pretenderebbero soldi per venirli a presentare, che fanno i difficili quasi che
oltre lo Stretto, il Pollino e i circuiti degli emigranti li leggesse qualcuno
(anche qui fatte salve le rare eccezioni). Volevo anche sottolineare che viene
disattesa la vigente normativa sul deposito legale.
Nessun commento:
Posta un commento