lunedì 10 settembre 2018

Un anno di parole. Tante, meno una






Sto leggendo Vox, interessante romanzo distopico d’esordio della linguista Christina Dalcher che racconta di un’America in cui alle donne viene applicato al braccio un contatore che limita la loro libertà di espressione a cento parole al giorno.

Penso a chi, di fatto, soprattutto donne e uomini anziani, non può dire nemmeno cento parole al giorno, perché non ha con chi parlare. E ai tanti, in quest’Italia che sembra considerare l’ignoranza un merito, che di parole ne possono dire a volontà, ma non ne conoscono tante più di cento.

Penso alla responsabilità della scuola nel far acquisire ai ragazzi un patrimonio di parole ricco e pieno di senso.

Sono pronta a ricominciare, in classe, il mio lavoro fatto di parole. 

Tante, tantissime, meno una: senza l’ormai della rassegnazione, lottando per strappare al futuro un pizzico di bellezza.

Nessun commento:

Posta un commento