mercoledì 21 febbraio 2018

Il caso Tulaev di Victor Serge







Quando il giovane Kostja uccide con un colpo di pistola Tulaev, importante membro del Comitato centrale sovietico, vengono indicati come colpevoli e condannati ben cinque fedeli servitori del partito: l’intellettuale Rublev, Erchov, alto commissario di polizia, Makaev, contadino-soldato, il vecchio bolscevico Kondriatiev e Ryjik, irriducibile trockista. 

Il caso Tulaev di Victor Serge – recentemente riproposto da Fazi, a settanta anni dalla sua pubblicazione e a cinquanta dalla prima edizione italiana – è un eccezionale romanzo sul sistema repressivo staliniano.

Ispirato all’epurazione scatenata da Stalin dopo l’assassinio nel 1934 di Sergej Kirov, capo dell’organizzazione del Partito comunista a Leningrado, e costruito con una tecnica narrativa a raggiera, Il caso Tulaev immerge nell’Unione Sovietica degli anni 30, quando un’intera generazione di rivoluzionari viene eliminata e gli ideali di una società di uguali rovinano nel sangue, nelle deportazioni, nell’annullamento di ogni autonomia di pensiero.

Analisi implacabile di una sistematica repressione e dal connesso annichilimento delle coscienze, Il caso Tulaev colpisce per lo sguardo spietato dell’autore che, pure, non ha rinunciato ai suoi ideali rivoluzionari, la passione e la verità con cui Serge tratteggia le vicende dei suoi personaggi, e la bellezza letteraria di un libro, cui non è estranea la lezione di Dostoevskij.

Nessun commento:

Posta un commento