Un
libro racconta qualcosa a chi lo legge. Se chi legge racconta qualcosa a chi l’ha
scritto o/curato, il regalo è doppio. Perché lo specchio in cui il lettore si è
specchiato diventa, poi, parola che ri-narra chi ha raccontato, consentendo
anche a quest’ultimo di ri-vedersi. Insomma, una spirale di quel “tu
che mi narri, tu che mi racconti” che è comune crescita.
Grazie
a chi ha (avuto) (e avrà) la cortesia di dirmi la sua dopo aver letto Parole come pane. La Sintassi di Nisida.
L'immagine è tratta dalla locandina di "Noi per Nisida", iniziativa promossa dalla DS dell'IC Miraglia-Sogliano, professoressa Pina Florio
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