giovedì 27 giugno 2013

E il Governo disse: il diploma meglio non averlo





Che cosa ho fatto, giorno dopo giorno, nella mia vita lavorativa, se non cercare di far modificare la prospettiva sulla scuola e tutto quanto la riguarda (la cultura, la visione del mondo, l’acquisizione di competenze da spendere nella vita sociale e lavorativa) a ragazzi finiti in carcere per motivazioni soggettivamente sempre complesse (una vita è sempre diversa da un’altra) e sociologicamente quasi sempre semplicissime (perché, in fondo, due più due fanno quattro anche al di fuori della matematica se certe situazioni socio-ambientali si lasciano scorrere come sono)?

Ragazzi che della scuola pensano e dicono peste e corna e della sua “utilità” non sanno che farsene e che, con non poche difficoltà, mie e dei colleghi, cominciano poi a svilupparlo un certo interesse nei confronti del leggere, scrivere, far di conto, ecc.ecc.

Non per nulla, l’ultimo atto dell’anno scolastico è stato riunirci nell’Aula Dinacci, presente anche il direttore dell’IPM, Gianluca Guida, e spiegare, a ciascuno dei licenziati della Media perché gli abbiamo dato quel voto e distribuire gli attestati di passaggio al terzo anno per quelli che sono riusciti a completare il Biennio superiore.

Molti occhi scintillavano di una meta raggiunta, inorgogliti d’aver scalato quelle che sembrano montagne inespugnabili, emozionati d’aver saputo misurarsi su qualcosa di importante. Qualcosa, guarda un po', di “legale” e “bello”, socialmente apprezzato.

Il Governo ha ieri presentato un decreto che indica tra le condizioni “facilitanti” per essere assunti al lavoro il non avere un diploma. Preferisco non commentare.

2 commenti:

  1. Oggi questo tuo errore di interpretazione è talmente diffuso che mi viene la depressione. Il provvedimento del governo è un pannicello caldo per l'occupazione, ma per altri motivi. Possibile che nessuno di voi che vi indignate non riusciate a capire che E' NECESSARIA una discriminazione positiva verso chi ha meno possibilità di trovare lavoro, PROPRIO PERCHE' non ha il diploma? poi, accanto a questo, certamente, dovrebbero esserci anche azioni per il recupero scolastico, la formazione per gli adulti ecc. Ma le due cose non si escludono affatto. Chi non ha il diploma è svantaggiato. Se in USA non avessero fatto politiche di discriminazione positiva per i neri, non ci sarebbe Obama. E il meccanismo è lo stesso.

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    1. Ma chi non ha il diploma non potrá comunque accedere alle posizioni lavorative che lo richiedono. Perciò quale sarebbe il vantaggio? Potrei capire un blocco sul titolo di studio: chi ha il diploma deve concorrere solo per i posti da diplomato. Ma agevolare solo le assunzioni per i non diplomati non aiuta in tal senso.

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