martedì 26 marzo 2013

O tempora, o mores (ma un applauso a Di Paola)






Eccezion fatta per le notizie che vengono dal Vaticano, sorprendenti per luminosità di speranza, quello che tocca leggere, sentire, vedere, in questi tempi, in Italia e dintorni, (poco fa dimissioni "irrituali", che bene alle Istituzioni non ne vogliono; qualche ora prima, dichiarazioni volgarissime di cantante ritenuto intellettuale) produce uno scoramento pesante.



Sembra di entrare in quei boschi di certe favole paurose, quando gli alberi diventano grovigli di spine e la primavera si ghiaccia.



Verrebbe voglia di defilarsi, tacere e occuparsi solo di cose “tranquille”, che so, un bel romanzo (non attuale, per carità).



Poi, ci si carica sulle spalle l'ultimo, brutto, stupore su quelli già accumulati, e si prova a continuare, a ri-cominciare a pensare.

ps. Un applauso al ministro della Difesa, ammiraglio Di Paola, cui il foglio, mentre parlava, continuava a tremare un po', ma le cui parole sono state ferme e composte.



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